Lorenza Orlando Printing Room

Mi occupo di stampa fine art e post-produzione per mostre e libri di fotografia e  per edizioni aperte o limitate di stampe d’autore dal 2001.

Ho maturato la mia esperienza di  stampa fotografica digitale e di cultura fotografica  al fianco di Alex Majoli, Magnum Photos, per il quale sono stata assistente “non fotografa” negli anni 2001-2005.  

Gli anni di intensa collaborazione per Majoli e per altri fotografi MagnumPhotos, l’esperienza quasi avventurosa della produzione di molti meravigliosi libri fotografici con Gigi Giannuzzi / Trolley Books e i suoi stampatori veneti e i suoi artisti internazionali, il lavoro di archivio e digitalizzazione con Lorenzo Castore agli inizi del suo percorso artistico, sono state le principali esperienze che mi hanno formato e che mi hanno suggerito, nel 2008,  alcune linee guida per aprire un laboratorio di stampa dove continuare a lavorare e ricercare da Milano.

Le immagini dei fotografi con cui ho lavorato hanno riempito i miei schermi, tavoli e muri. Accompagnano e arricchiscono il mio quotidiano fatto di altro, altre avventure, collaborazioni, riflessioni e ricerca in diverse discipline. 

 Quello che è diventato davvero evidente per me è che la fase di stampa è una parte integrante e illuminante  del processo di creazione artistica in fotografia e, soprattutto,  che una stampa bella non finisce mai di darmi piacere. 

Lorenza Orlando


English:

I specialize in fine art printing, post-production and production of fine art inkjet prints for photography exhibitions and open or limited editions of photography.

I gained my basic experience in digital photographic printing and photo culture alongside Alex Majoli, Magnum Photos, for whom I was working partner from 2001-2005. 

The years of intense collaboration with Majoli and other MagnumPhotos photographers, the almost adventurous experience of producing many wonderful photographic books with Gigi Giannuzzi / Trolley Books and his printers from Veneto and his international artists, the archival work with Lorenzo Castore at the beginning of his artistic career, were the main experiences that formed me and suggested, in 2010, some guidelines to open a photo lab where I could continue to work and research from Milan.

The images of the photographers I work with have filled my screens, tables and walls. They accompany and enrich my daily life made of other things, other adventures, collaborations, reflections and research in different disciplines. 

What has become really apparent is that the printing stage is an integral and enlightening part of the process of artistic creation in photography and that a good print never ceases to give me pleasure.  Lorenza Orlando

 

Lorenza Orlando

Vittorio Mortarotti

 THE FIRST DAY OF GOOD WEATHER.

Van Der – Via Giulia Di Barolo 13 – Torino T: 0116983283 – 33352053866 www.vandergallery.com

THE FIRST DAY OF GOOD WEATHER, la prima personale in Italia di Vittorio Mortarotti.

Il titolo della mostra riporta il comando che il Presidente degli Stati Uniti Harry Truman diede per il lancio della bomba atomica sul Giappone. Lancio che sarebbe avvenuto su una delle città bersaglio nel momento in cui su una di queste si fosse presentata una condizione di bel tempo. Il 6 Agosto 1945 quella città era Hiroshima.

Parte da qui un racconto fotografico che nasce da una perdita personale, quella del fratello di cui l’artista cerca le tracce fino in Giappone, e diventa esplorazione fisica e metaforica tra quello che rimane (macerie, rottami, oggetti trovati) e quelli che rimangono (i sopravvissuti).

Il Giappone fotografato da Vittorio è quello di Kaori, la fidanzata giapponese del fratello, ma anche quello dello tsunami del 2011 e della bomba atomica.

A due anni esatti dalla catastrofe che causò la morte di circa 25000 persone e la distruzione di 475000 abitazioni Vittorio parte da Fukushima e dalle temporary house delle prefetture di Miyagi e Iwate dove vivono i sopravvissuti e dove l’artista ha trascorso molto tempo. Il viaggio prosegue a Niigata, una delle città salvatesi dal bombardamento degli americani grazie alla condizioni meteo non ottimali presenti la mattina del 6 agosto del 1945, continua a Hiroshima e giunge infine a Machida, il sobborgo di Tokyo dove vive Kaori, la ragazza che ha continuato a scrivere al fratello di Vittorio ancora mesi dopo l’incidente e le cui lettere, trovate dall’artista pochi mesi prima, hanno fatto nascere l’idea del progetto.

Le oltre cinquanta immagini in mostra creano un percorso non lineare che si svolge tra soggetti, formati, tipi di stampa e carta diversi. Una particolare attenzione è poi data al formato del dittico. Immagini doppie, dallo scarto fisico e temporale minimo, che suggeriscono l’idea di un prima e un dopo.

Il tutto è presentato in un allestimento all’apparenza caotico. Proprio a suggerire e rafforzare l’idea di un flusso incessante di immagini, la mostra per le sue cinque settimane di durata, subirà altrettante variazioni settimanali che porteranno alla sostituzione parziale dei lavori esposti e all’aggiunta di nuovi. Questi interventi saranno aperti al pubblico secondo date che verranno comunicate a breve.

Per l’occasione sarà poi stampato, in collaborazione con Print About Me, un tabloid fotografico realizzato in edizione limitata.

Vittorio Mortarotti (1982) nel 2008 ha la sua prima mostra personale al festival Photomonth di Cracovia. Lo stesso anno espone al Fries Museum di Leeuwarden in Olanda nella mostra “Behind Walls” curata da Wim Melis. Nel 2010 Laura Serani lo inserisce nel progetto “Italian Emerging Photography” che viene presentato al Mois de la Photo di Parigi. Nel 2012 espone nell’ambito della nona edizione di Manifesta realizzando un lavoro -site-specific durante una residenza che ha luogo a Genk, in Belgio.

Antonin Kratochvil / Galapagos

Per  Antonin Kratochvil abbiamo fatto una provinatura ad hoc sui suoi file su 8 carte diverse: ha scelto la Harman by Hanemhule Art Fibre Warmtone.

Kratochvil

Il Festival Cortona on The Move nasce dall’incontro tra Carlo Roberti, Fondatore e Direttore del TPW – Toscana Photographic Workshop, e l’associazione On The Move.

La prima edizione del festival si terrà dal 21 Luglio al 4 Settembre 2011 a Cortona (AR), durante il periodo del festival avranno luogo i workshop fotografici del TPW – Toscana Photographic Workshop (24 Luglio – 6 Agosto), la 4° edizione di Passion & Profession (serie di incontri dedicati alla professione fotografica) e le mostre fotografiche di Fotografia IN viaggio. Oltre a questi appuntamenti segnaliamo lo spazio dedicato agli E-magazines, le conferenze ed i dibattiti con gli autori e le proiezioni notturne.

Qui troverete il calendario di tutti gli eventi.

Il festival Cortona on The Move ha tutte le carte per diventare un punto di riferimento internazionale per i professionisti e gli appassionati di fotografia: un festival che si pone come occasione di incontro, divulgazione e sperimentazione.

the Photographers’ room ha curato la stampa della mostra “Galapagos” di Antonin Kratochvil e “Couchsurfing” di Gabriele Galimberti.

Repeating Events 02 / 25 Marzo 2011_Speciale Hip Hop & Jazz goes Vintage

Speciale Hip Hop & Jazz goes Vintage

ESA, Dj SKizo, Rastea & Ugo de Crescenzo presentano:

Vintage Konfuchoes

Per allietare i visitatori della mostra fotografica ‘Underground DOC’
si realizzerà una Jam Session con il supporto del Vintage Music
Service. L’Hip Hop, il Jazz e un pizzico di elettronica verranno
reinterpretati su tastiere e batterie elettroniche d’epoca (anni 70/80),
Non mancate!

KONFUCHOES cover OK

20 10 2010 REPEATING EVENTS

20 10 2010 REPEATING EVENTS
collettiva, quartiere Isola (MI), varie sedi

post20102010
the Photographers’ room, in collaborazione con MiCamera, Beemind studio e Vintage Music Services omaggiano in questa data ricorsiva la ripetizione, che non è mai identica a se stessa.

Arctic Spleen di Piergiorgio Casotti I cesuralab slide show I Memoriae di Alberto Giuliani I Uncorruptable journalists di Antonio Tiso e Ilenia Piccioni I Partigiani di Andrea Boscardin e Arianna Sanesi collettivo Micro I Mibiga bikeshooting di Beemind studio I Arctic Spleen performance musicale di Massimo Zamboni

È nel cuore della fotografia che più ci piace e delle pratiche che sosteniamo quella spinta che ci porta a rivedere continuamente un’immagine, una posizione, per ricalibrarla, metterla in discussione, conquistarla con un occhio capace di vedere sempre più in profondità. La ripetizione ci libera dalla velocità di un evento continuamente consumato e forse mai assaporato, da una Milano che si presenta come uno slide show rapidissimo. Attraverso una serie di appuntamenti promuoviamo la sostenibilita’ dello sguardo e del saper guardare, riciclando e reinterpretando le immagini che ci circondano.
Questo primo incontro riproporrà alcune delle opere, degli artisti e degli argomenti toccati nell’arco del primo anno di esordio di the Photographers’ room. Ogni evento si arricchirà di nuove visioni e offrirà uno spunto per ulteriori approfondimenti al fine di creare un archivio dinamico di immagini, sempre aperto alla rivisitazione e alla consultazione, proprio come l’emeroteca di the Photographers’ room.

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20 10 2010 – Memoriae di Alberto GIULIANI

20 10 2010 REPEATING EVENTS     collettiva, quartiere Isola (MI), varie sedi

the Photographers’ room, in collaborazione con MiCamera, BeeMind studio e Vintage Music
Services omaggiano in questa data ricorsiva la ripetizione, che non è mai identica a se stessa.

(più informazioni sull’evento)

(c/o) the Photographers, room, proiezione alle ore 18.30

Memoriae

immagini e interviste: Alberto Giuliani con la collaborazione di: Andrea Amato, montaggio e post-produzione: Dario Sbrana, musica originale: Paola Turci
durata: 16 min.

Alberto Giuliani
Alberto Giuliani

©Alberto Giuliani, LuzPhotoAgency

Scrivo da una terra senza più dignità. Dove non lampeggiano solo le bombe del racket e i kalashnikov degli agguati, ma anche il vuoto terrorizzante della lupara bianca.
Scrivo dal cuore insanguinato delle mafie che governano la vita, la morte e la politica del sud Italia, trafficano cocaina nel mondo, regnano nel sud e nel nord america, uccidono in Europa, mettono bombe, vincono appalti, ricattano, eliminano.
Le mafie sono ancestrali e modernissime.
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